Come si fa a diventare "Disegnatori Consapevoli"?
Vorresti disegnare,
ti piacerebbe esprimerti attraverso il disegno ma hai paura di farlo
perché pensi di non esserne capace?
Disegni già ma a volte ti senti bloccato,
vorresti approfondire alcuni elementi del disegno per avere una base da cui partire,
vorresti sperimentare di più?
Allora sì, sei un disegnatore inconsapevole!
Presto vi indicherò tempo e luogo del prossimo corso che terrò a Torino.
Intanto cari i miei disegnatori, consapevoli e non,
ecco qui il resoconto del corso "Sei un disegnatore inconsapevole?" che ho tenuto i primi mesi dell'anno presso Lombroso 16 a Torino.
Sette lezioni + una, sedici ore di giovedì sera durante le quali il tempo ha cambiato ritmo permettendo a me e ai miei allievi di entrare in una diversa dimensione.
Una dimensione fatta di porte segrete, di musei personali, esplorazioni attraverso tutti i sensi, avventure ad occhi chiusi.
La possibilità di visitare i musei personali di ognuno dei miei allievi è stato per me un privilegio.
Il museo personale è uno strumento molto potente per sviluppare idee e progetti, è infinito, è sempre con te, è gratuito, puoi esporci tutto ciò che ti piace, non ha limiti fisici e puoi visitare le stanze del tuo museo ogni volta che vuoi.
Ognuno di noi ha un proprio museo personale, forse non ce ne rendiamo conto ma è bastato disegnare e aprire la porta segreta per entrare e scoprire idee incredibili.
Eccole:
© Emanuela Arnaud |
La stanza dei cieli, da Torino alla Camargue di Emanuela.
© Laura Agosti |
© Laura Agosti |
© Laura Agosti |
Il bosco che diventa museo di Laura e anche la geniale stanza in cui si possono provare le sensazioni immergendosi nelle varie condizioni atmosferiche.
© Paola Ganci |
© Paola Ganci |
La nave stellare composta da cassetti e la città musicale di Paola.
© Giuliana Agosti |
© Giuliana Agosti |
Il labirinto di scatole di Giuliana.
© Letizia Ballario |
© Letizia Ballario |
© Letizia Ballario |
Le stanze luminose
dei colori,
dei sensi,
delle parole
di Letizia.
@ Marita Bassano |
© Marita Bassano |
© Luca Miotto |
© Rosalba Pedà |
© Silvia Nejrotti |
dei frammenti di carta scritta
di Luca.
Il bosco in una stanza
di Rosalba.
La stanza del tempo
di Silvia.
Le persone che hanno partecipato al corso provengono da percorsi ed esperienze diverse ma avevano in comune un elemento, la convinzione di non saper disegnare e l'idea di non essere in grado di esprimersi con il disegno come condizione immutabile.
Sono riuscita a fare in modo che cambiassero idea, sì solo l'idea perché la capacità è innata dentro di loro, solo sepolta da strati e strati di censure e commenti negativi propri e altrui.
Le immagini che hanno realizzato lo dimostrano, durante il corso propongo lo stesso esercizio ad inizio e fine corso, ecco il risultato:
© Giuliana Agosti |
© Emanuela Arnaud |
© Letizia Ballario |
© Marita Bassano |
© Manuela Spoto |
© Paola Ganci |
© Laura Agosti |
© Luca Miotto |
È bello notare come, durante il corso, i disegnatori abbiano acquisito consapevolezza e sicurezza e come anche le immagini siano diventate più luminose, le porte un po' più aperte per fare entrare più luce, le bambine non più rinchiuse nei cassetti, gli alberi con foglie primaverili, sbarre che chiudevano trasformate in finestre a cui affacciarsi.
Dalla copia dal vero di alcuni oggetti sì è arrivati alla costruzione, alla narrazione di un'illustrazione.
Ecco cosa è stato realizzato partendo da semplici pezzi di legno, bottoni, semi di acero...:
© Emanuela Arnaud |
© Emanuela Arnaud |
© Marita Bassano |
© Marita Bassano |
© Marita Bassano |
© Paola Ganci |
Durante questo corso cerco in tutti i modi di trasmettere l'idea, di cui sono fermamente convinta, che tutti sappiamo disegnare!
Non ha importanza quanti anni hai,
qual è il tuo percorso di vita,
non importa se il disegno sarà il tuo lavoro,
un hobby o un sogno:
non è mai troppo stupido, egoistico o
tardi riscoprire il piacere
del disegno come espressione di sè.
qual è il tuo percorso di vita,
non importa se il disegno sarà il tuo lavoro,
un hobby o un sogno:
non è mai troppo stupido, egoistico o
tardi riscoprire il piacere
del disegno come espressione di sè.
Quando, a fine corso, chiedo un feedback, mi sento rispondere:
"Quando disegno, sto bene, non è tanto importante quello che produco,
ma che cosa provo mentre lo faccio."
"Sono contenta, sono riuscita a sbloccarmi."
"Cosa farò il giovedì? Mi mancherà il corso."
Sono contenta perché vuol dire che sono riuscita nel mio intento, ho imparato tanto anche io e
sì anche a me sono mancati i giovedì in compagnia di disegnatori consapevoli.